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taizè in campania

La comunità di Taizé oggi.

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Oggi la comunità di Taizé conta un migliaio di fratelli, cattolici e di diverse origini evangeliche, provenienti da quasi trenta nazioni. Con la sua stessa esistenza, la comunità è una “parabola di comunione”, un segno concreto di riconciliazione tra cristiani divisi e tra popoli separati.

I fratelli vivono unicamente del loro lavoro. Non si accettano regali. Non accettano per se stessi nemmeno le proprie eredità personali, la comunità ne fa dono ai più poveri.

Alcuni fratelli vivono in luoghi svantaggiati del mondo per essere testimoni di pace, per stare accanto a coloro che soffrono. In queste piccole fraternità in Asia, Africa, America Latina, i fratelli cercano di condividere le condizioni d’esistenza di coloro che li colpiscono, sforzandosi d’essere una presenza d’amore accanto ai più poveri, ai bambini di strada, carcerati, moribondi , a chi è ferito nel più profondo per le lacerazioni affettive, gli abbandoni umani.

Lungo gli anni, cominciò ad arrivare a Taizé un sempre maggior numero di giovani. Le suore di Sant’Andrea, una comunità cattolica internazionale fondata più di sette secoli fa, alcune suore orsoline polacche e delle suore di San Vincenzo di Paolo che assumono una parte dei compiti dell’accoglienza dei giovani.

Anche uomini di Chiesa si recano a Taizé e la comunità ha così accolto il Papa Giovanni Paolo II, quattro Arcivescovi di Canterbury, dei Metropoliti ortodossi, i quattordici Vescovi luterani di Svezia e numerosi pastori del mondo intero.

A partire dal 1962, dei fratelli e dei giovani, mandati da Taizé, non hanno mai smesso di andare e venire dai Paesi dell’Est Europa, per visitare con la massima discrezione chi era rinchiuso all’interno dei propri confini.

Frère Roger è morto il 16 agosto 2005, a 90 anni, ucciso durante la preghiera serale. Frère Alois, scelto da lui già da tanto tempo come suo successore, è ora il priore della comunità.

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Incontri europei comunità di Taizé

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Dal 1978 la comunità organizza annualmente un incontro europeo chiamato Pellegrinaggio di fiducia sulla Terra in una metropoli europea, all’Est e all’Ovest. Dura cinque giorni e si svolge alla fine di ogni anno, solitamente dal 28 dicembre al 1º gennaio. Vi denunce di migliaia di giovani.

Nel 1981, in occasione dell’incontro di Londra, un giornale londinese scrisse:

«La più imponente attraversata della Manica dopo lo sbarco in Normandia.»

Nel 1987, in occasione dell’incontro di Roma, la Basilica di San Pietro in Vaticano fu una splendida cornice per una preghiera alla presenza di papa Giovanni Paolo II. In quella circostanza, frère Roger definì la Chiesa un “mistero di comunione”.

Furono oltre centomila nel 1994 a Parigi.

A partire dal 1974, frère Roger pubblicò ogni anno una lettera che, tradotto in più di 50 lingue, veniva utilizzata poi tutto l’anno durante gli incontri a Taizé ed in tante parrocchie, come spunto di riflessione. Le prime due, Lettera al popolo di Dio e Vivere l’insperato, furono preparate per l’apertura del Concilio dei giovani nel 1974.

Le cinque giornate sono scandite da momenti di preghiera comune, con canti e momenti di silenzio, e workshop su vari temi religiosi ed ecumenici. Importante per lo spirito di questi incontri è l’ospitalità delle città che accolgono le migliaia di giovani europei in palestre, scuole e abitazioni private. La notte dell’ultimo giorno dell’anno è divisa in una preghiera di veglia fino a mezzanotte e successivamente nella “Festa dei Popoli” nella quale ogni nazionalità propone canti, balli e giochi condividendo gioia e cultura.

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